Inoltre, rientrano in questa categoria anche le certificazioni e le etichette relative alle materie prime e ai processi di lavorazione utilizzati. Queste includono certificazioni biologiche come GOTS (Global Organic Textile Standard) e OCS (Organic Content Standard), certificazioni per prodotti riciclati come GRS (Global Recycled Standard) e RCS (Recycled Claim Standard), la certificazione FSC (Forest Stewardship Council) per la tutela delle foreste, nonché le certificazioni per allevamenti sostenibili come RWS (Responsible Wool Standard) e RMS (Responsible Mohair Standard). Tutte queste certificazioni e etichette hanno il comune obiettivo di promuovere e comunicare l’adesione di prodotti e processi ai principi di sostenibilità ambientale. 

TIPO 2: UNI EN ISO 14021:2016  

Un esempio di questo tipo di etichettatura a scopo informativo è rappresentato dal Ciclo di Mobius, che viene utilizzato sia nel simbolo del contenuto riciclato sia in quello che indica la riciclabilità. Queste etichette sono considerate come “Asserzioni Ambientali Auto-Dichiarate” e rientrano nella categoria delle etichettature informative. Sono create direttamente dai produttori, importatori o distributori senza la necessità di certificazioni da parte di enti terzi. L’obiettivo principale di tali etichette è comunicare ai consumatori gli sforzi compiuti per migliorare l’impatto ambientale dei prodotti. 

TIPO 3: UNI EN ISO 14025:2010   

Rientrano nel Tipo 3 le etichettature come il JEMAI (Japan Environmental Management Association for Industry) e l’ECO LEAF, insieme alle certificazioni/etichette ambientali di tipo EPD (Environmental Product Declaration) e PEF (Product Environmental Footprint). Queste etichette appartengono alla categoria delle Dichiarazioni Ambientali di Prodotto con lo scopo di fornire una valutazione completa. Esse forniscono informazioni quantitative riguardanti l’impatto ambientale di un prodotto durante tutto il suo ciclo di vita, calcolate tramite la metodologia di Life Cycle Assessment (LCA). Inoltre, possono essere utilizzate per comparare prodotti con la stessa funzione e sono sottoposte a un controllo indipendente, rendendole confrontabili con gli standard ufficiali di riferimento. 

Le attestazioni di prodotto, invece, consistono in dichiarazioni volontarie o certificate da enti terzi che attestano il livello di sostenibilità di un dato prodotto. 

Claim Etici 

I “claim etici” (o “dichiarazioni etiche”) sono affermazioni fatte da un’azienda, un prodotto o un servizio riguardo alle loro azioni etiche. Queste affermazioni sono intese a comunicare al pubblico e ai consumatori che l’azienda o il prodotto aderisce a standard elevati di responsabilità sociale, ambientale o etica. 

Alcuni esempi: 

• “Realizzato con materiali riciclati al 100% per ridurre l’impatto ambientale.” 
• “Il nostro prodotto è certificato biologico e coltivato senza l’uso di pesticidi o sostanze chimiche nocive.” 

• “Supportiamo il commercio equo e solidale, garantendo giuste condizioni di lavoro e salari dignitosi per i nostri fornitori.” 
• “Impegno per la tutela delle foreste: utilizziamo solo legname proveniente da foreste certificate FSC.” 
• “Provenienza delle materie prime tracciabile: sappiamo da dove provengono i nostri ingredienti.” 

Solitamente però le aziende comunicano queste informazioni senza tenere conto che possono essere imprecise e non del tutto veritiere, facendo a tutti gli effetti greenwashing.  

Per ridurre la possibilità di incappare in errori di questa natura, è stata pubblicata una norma internazionale ad-hoc, la ISO/TS 17033, che definisce principi e regole chiare, trasparenti e verificabili.  

In questo modo, non sarà più possibile comunicare messaggi come quelli precedenti senza l’accompagnamento di una prova verificabile, come una certificazione di questo tipo.  

La nostra azienda è pronta ad accompagnarvi nella scelta del miglior metodo per difendere l’ambiente mentre si difende la propria posizione di mercato. Come avete potuto vedere, quella delle certificazioni ambientali, di processo o di prodotto, è una vera e propria “giungla” ed Igeam intende proporsi come “guida” al fianco delle aziende. In questo modo, non sarà più possibile comunicare messaggi come quelli precedenti senza l’accompagnamento di una prova verificabile, come una certificazione di questo tipo.