Negli ultimi tempi, l’avvento dello smart working ha rivoluzionato il mondo del lavoro e ha portato con sé un effetto collaterale: l’affaticamento da videoconferenza. In questo articolo, esploreremo cosa sia la Zoom Fatigue e condivideremo 6 consigli utili su come affrontarla.
Ascolta il podcast:
Cos’è l’affaticamento da videoconferenza?
L’affaticamento da videoconferenza o Zoom Fatigue è un fenomeno che si è diffuso negli ultimi anni in concomitanza con lo smart working. Sebbene non sia ancora ufficialmente riconosciuto come una patologia, colpisce molte persone che partecipano regolarmente a riunioni virtuali, tanto nella sfera privata come in quella lavorativa. Questo affaticamento non influisce solo sulla salute mentale, ma anche sulla salute fisica dei lavoratori.
Recenti studi dimostrano che le videoconferenze richiedono uno sforzo mentale e fisico maggiore rispetto ad una conversazione faccia a faccia. Durante una riunione virtuale, è necessario prestare molta attenzione per interpretare correttamente i segnali della comunicazione non verbale, come le espressioni facciali, il tono della voce e il linguaggio del corpo. Questo comporta un consumo di energia maggiore e, conseguentemente un sovraccarico cognitivo significativo, rispetto ad un normale incontro dal vivo. Inoltre, i problemi tecnici comuni durante le videoconferenze, come una pausa prolungata per qualche secondo durante l’eloquio, possono influenzare negativamente la percezione che si ha dei colleghi.
Della Zoom Fatigue ne parla la dott.ssa Iacobone, Psicologa del lavoro e Psicoterapeuta di Igeam, che, basandosi sulla sua esperienza ha notato che i lavoratori che si rivolgono agli sportelli, spesso riscontrano problemi relazionali, non solo con i colleghi, ma anche con i loro supervisori e manager.
Come riconoscere i sintomi della Zoom Fatigue?
I sintomi della Zoom Fatigue sono simili a quelli del burnout (se vuoi saperne di più, leggi sul nostro sito) e includono:
- Dolore e tensione muscolare;
- Difficoltà di concentrazione;
- Tendenza a dimenticare le cose;
- Mancanza di motivazione, irritabilità e frustrazione;
- Difficoltà a mantenere le relazioni;
- Mal di testa o emicrania;
- Insonnia;
- Ansia e stati depressivi.
È fondamentale riconoscere questi sintomi per affrontare il problema in modo efficace e fare affidamento ad un professionista nel caso si necessitasse aiuto.
6 Strategie per combattere la Zoom Fatigue
La dott.ssa Iacobone, Psicologa del lavoro e Psicoterapeuta di Igeam, all’interno del podcast divulgato da IGEAM dal nome “SkillCast EHS”, propone 6 suggerimenti utili a prevenire e contrastare gli effetti negativi della sindrome da videoconferenza:
1. Spegnere la webcam
Se non sei obbligato a tenere la webcam accesa, spegnila. Puoi anche avvisare i tuoi colleghi in modo cortese che lo fai per evitare l’affaticamento visivo.
2. Ridimensionare lo schermo
Se non puoi spegnere la telecamera, cerca almeno di ridimensionare la finestra della videoconferenza in modo da non metterla a schermo intero.
3. Pianificare pause tra le riunioni
Quando pianifichi le riunioni, cerca di lasciare almeno 15 minuti di pausa tra una e l’altra. Questo tempo libero può aiutarti a liberare la mente e a rilassarti prima della prossima riunione.
4. Distogliere lo sguardo
Durante le riunioni, cerca di distogliere per qualche momento gli occhi dallo schermo. Concentrati su un oggetto più lontano o guarda fuori dalla finestra. Ogni 20 minuti trascorsi in videoconferenza, dedica 20 secondi a guardare qualcosa di diverso.
5. Prendere appunti
Prendere appunti durante la videochiamata può essere utile a fissare i concetti importanti riducendo il carico sulla memoria a breve termine.
6. Favorire gli incontri in presenza
Se possibile, privilegia gli incontri in presenza, soprattutto se si trattano di argomenti importanti. Le comunicazioni faccia a faccia possono contribuire a ridurre la Zoom Fatigue e a migliorare le relazioni con i colleghi.
In conclusione
La Zoom Fatigue è un problema reale che in molti stanno affrontando nell’era del lavoro da remoto.
Tuttavia, con queste strategie, è possibile ridurre notevolmente l’effetto negativo delle videoconferenze sulla salute mentale (se vuoi conoscere le linee guida dell’OMS, ti consigliamo l’articolo dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro) e fisica.
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