Covid-19 e DPI
Quali dispositivi di protezione adottare sul luogo di lavoro
Con la diffusione del Coronavirus (Covid-19) in Italia, che ha spinto il Consiglio dei Ministri in data 31/01/2020 a decretare lo stato di emergenza per 6 mesi, sono state introdotte numerose misure che coinvolgono direttamente la vita dei cittadini e dei lavoratori.
In particolare, con i Decreti del 9 marzo, dell’11 marzo e del 22 marzo 2020, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha definito specifiche misure di contenimento del contagio che interessano l’intero territorio nazionale. Le disposizioni coinvolgono:
- gli spostamenti delle persone fisiche;
- la gestione delle persone con sintomi o in quarantena;
- le strutture produttive e professionali;
- gli esercizi commerciali;
- le modalità di lavoro agile o smart working;
- gli eventi, le competizioni sportive e le manifestazioni.
Sebbene siano sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, il Decreto del 22 marzo specifica che tale sospensione non si applica a tutte quelle indicate nell’allegato 1.
Anche alla luce di tale cambiamento, è opportuno fare chiarezza sulle tipologie di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) da adottare sul luogo di lavoro per tutelare la salute del lavoratore dal coronavirus (Covid-19).
I DPI utili contro il coronavirus (Covid-19)
Sono diverse le tipologie di Dispositivi di Protezione Individuale ritenute efficaci per contrastare la trasmissione del virus:
- Maschere chirurgiche monouso e maschere filtranti del tipo FFP2 e/o FFP3;
- Guanti in lattice e/o nitrile monouso;
- Occhiali di protezione.
Secondo le indicazioni fornite dalle Autorità Sanitarie, l’uso delle mascherine filtranti di tipo FFP2 o FFP3 è raccomandato soltanto in ambito sanitario o sociosanitario o in tutte quelle attività lavorative per le quali si prevede il contatto ravvicinato con pazienti o soggetti potenzialmente infetti, unitamente ad altri dispositivi di protezione quali guanti e occhiali.
Il loro utilizzo, invece, non è invece consigliato in tutti i casi in cui non sia espressamente previsto dalle autorità sanitarie e/o dalle valutazioni condotte in collaborazione con il servizio di prevenzione e protezione e il medico competente.
Infatti, tali dispositivi possono determinare un inutile affaticamento respiratorio supplementare, rappresentando inoltre dei potenziali sistemi di diffusione di ingiustificate preoccupazioni.
Vediamo più nel dettaglio come cambia l’adozione dei DPI in funzione dell’attività professionale svolta.
Caso A: l’attività non richiede l’utilizzo di ulteriori DPI
Nelle attività professionali che non prevedono l’adozione di dispositivi di protezione individuale, è opportuno che indossino maschere protettive sul luogo di lavoro soltanto coloro che presentino chiari sintomi di sindromi influenzali/respiratorie.
Questo finché tali soggetti non lascino il posto di lavoro per rientrare a casa, in attesa di ricevere disposizioni dalle autorità competenti.
Caso B: attività in cui può essere necessario fornire ulteriori DPI
L’uso delle maschere chirurgiche monouso è raccomandato, invece, nei seguenti casi, in accordo con le recenti disposizioni Governative e delle Autorità Sanitarie competenti:
- Per i soggetti, presenti nel luogo di lavoro, che sviluppino febbre e sintomi di infezione respiratoria.
- Nelle attività lavorative in cui non è possibile assumere i protocolli di sicurezza anti-contagio e rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento.
Le mascherine di tipo chirurgico monouso non proteggono chi le indossa, ma, al contrario, impediscono al portatore di emettere il proprio aerosol. In altre parole, sono utili per proteggere le altre persone.
Per gli addetti al primo soccorso aziendale devono essere resi disponibili i seguenti Dispositivi di Protezione Individuale:
- guanti monouso;
- maschere filtranti almeno di tipo FFP2;
- occhiali di protezione.
Caso C: attività sanitarie o assimilabili per esposizione professionale (DPI obbligatori)
Il personale operativo in ambito sanitario, qualora utilizzasse filtranti facciali/respiratori (es. FFP2), deve essere:
- sottoposto a fit-test;
- addestrato al corretto utilizzo, alla rimozione e allo smaltimento in sicurezza degli stessi;
- informato circa le controindicazioni mediche all’utilizzo.
DPI e altre misure di igiene
L’utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale deve essere sempre accompagnato dalle altre misure di igiene quali pulizia e disinfezione delle mani e delle superfici.
La maschera protettiva non può essere usata per più di un turno di lavoro e va sostituita non appena rimossa e/o quando si impregna di umidità. Non bisogna mai toccare la parte filtrante (né all’esterno, né all’interno) ma deve essere maneggiata per gli elastici o i lacci.
Al fine di garantire un uso corretto delle maschere protettive, di seguito si riportano le indicazioni fornite dal Ministero della Salute e dall’OMS:
- Prima di indossare una mascherina, pulire le mani con una soluzione alcolica o con acqua e sapone;
- Nel coprire la bocca e il naso, assicurarsi che non vi siano spazi tra il viso e la mascherina;
- Evitare di toccare la mascherina mentre la si utilizza e, se necessario farlo, pulire prima le mani con una soluzione alcolica o con acqua e sapone;
- Sostituire la mascherina con una nuova non appena è umida e non riutilizzare quelle monouso;
- Per togliere la mascherina: rimuoverla da dietro (senza toccare la parte anteriore); buttarla immediatamente in un contenitore chiuso; pulire le mani con una soluzione alcolica o con acqua e sapone.
DPI vs Covid-19
- Maschere chirurgiche monouso
- Maschere filtranti del tipo FFP2 e/o FFP3
- Guanti in lattice e/o nitrile monouso
- Occhiali di protezione
Come si trasmette
- Contatti stretti interpersonali
- Contatti con superfici infette
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