Il Decreto Legislativo 29/2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2024, delineando politiche a favore delle persone anziane, si propone di definire la persona anziana e di promuoverne la dignità, l'autonomia e l'inclusione sociale. Inoltre, mira a favorire l'invecchiamento attivo e a prevenire la fragilità della popolazione anziana attraverso un ampio spettro di strumenti, tra cui la valutazione multidimensionale, la sanità preventiva e la telemedicina domiciliare.
Definizione di “persona anziana”
All’interno del decreto, sono adottate le definizioni di cui all'articolo 1 della legge 23 marzo 2023, n. 33, nonché le seguenti:
- a) «persona anziana»: la persona che ha compiuto 65 anni;
- b) «persona grande anziana»: la persona che ha compiuto 80 anni;
- c) «persona anziana non autosufficiente»: la persona anziana che, anche in considerazione dell’età anagrafica e delle disabilità pregresse, presenta gravi limitazioni o perdita dell'autonomia nelle attività fondamentali della vita quotidiana e del funzionamento bio-psico-sociale.
Tra le varie importanti disposizioni del Decreto Legislativo 29/2024, vorremmo puntare l’attenzione sull'articolo 5, che prende in considerazione la prevenzione all’interno dei luoghi di lavoro:
Età dei lavoratori in Italia
Prendendo in considerazione gli studi effettuati da fonti autorevoli come ilsole24, e l’osservatorio Inps emerge che, in Italia, la percentuale di lavoratori tra i 55 e i 64 anni è aumentata significativamente negli ultimi anni.
Anche secondo Eurostat, nel 2021, lavoravano in media 4 milioni e 588mila persone in questa fascia d’età, con un incremento di 1 milione e 775mila unità rispetto a 10 anni prima. Questo aumento è stato favorito da riforme che hanno aumentato l’età di accesso al pensionamento e dall’andamento demografico.
Ecco alcuni dati chiave che aiutano ad avere una panoramica dello scenario:
- Nel 2021, il 53,4% delle persone tra i 55 e i 64 anni era occupato in Italia, con un aumento di 15,9 punti percentuali rispetto al passato. Questo dato è ancora più evidente per le donne, con un incremento del 16,1% (dal 27,9% al 44%).
- Negli ultimi 10 anni, gli occupati più giovani (tra i 15 e i 34 anni) sono diminuiti di quasi un milione di unità. Tuttavia, se guardiamo al 2001, gli occupati tra i 15 e i 34 anni erano 8,3 milioni, oltre tre milioni in più rispetto al 2020.
- Tornando alla fascia più anziana, il tasso di occupazione tra i senior in Italia è cresciuto di 15,9 punti, superando la media dell’Unione Europea (15,4 punti, dal 45,1% nel 2011 al 60,5%)1. Questo risultato è stato influenzato anche dalle riforme pensionistiche.
Cosa recita l’articolo 5 del DL 29/2024
Nel dettaglio, il comma 1 dell'articolo 5 del Decreto sensibilizza il datore di lavoro riguardo agli obblighi di valutazione dei rischi e della sorveglianza sanitaria previsti dalla normativa vigente, come il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. Questo processo include una valutazione specifica degli aspetti legati all'età e alla condizione di vulnerabilità del lavoratore anziano, garantendo un ambiente di lavoro sicuro e adattabile a tutte le esigenze dei dipendenti.
Al comma 2 invece, incoraggia i datori di lavoro ad adottare iniziative che favoriscano la flessibilità nell'esecuzione delle mansioni da parte dei lavoratori anziani, incluso il ricorso allo smart working nel rispetto dei contratti collettivi nazionali di settore.
Ciò promuove un equilibrio tra vita professionale e personale, contribuendo al benessere complessivo dei lavoratori anziani.
L'adeguamento normativo proposto dal "Decreto Anziani" si allinea perfettamente con la missione di IGEAMED, specializzata nella promozione della salute sul posto di lavoro.
IGEAMED collabora con i datori di lavoro per sviluppare e implementare strategie volte a promuovere la salute e la prevenzione tra i dipendenti.
All’interno del decreto vengono offerti anche spunti riguardo la valorizzazione dei lavoratori anziani:
- Formazione e aggiornamento: L’articolo 5 promuove programmi di formazione e aggiornamento specifici per i lavoratori anziani. Questi programmi mirano a mantenere e migliorare le loro competenze, adattandole alle esigenze del mercato del lavoro e alle nuove tecnologie. (Scopri le nostre soluzioni per la formazione.)
- Incentivi per l’Assunzione: Il decreto prevede incentivi per le aziende che assumono lavoratori anziani. Questi incentivi possono includere agevolazioni fiscali o contributi per la formazione.
- Valorizzazione delle Competenze: L’articolo 5 incoraggia le aziende a riconoscere e valorizzare le competenze acquisite dai lavoratori anziani nel corso della loro carriera. Questo può avvenire attraverso la promozione, l’assegnazione di incarichi speciali o altre opportunità di crescita professionale.
- Promozione dell’Inclusione: Il decreto mira a contrastare la discriminazione basata sull’età e a promuovere l’inclusione dei lavoratori anziani nei processi decisionali aziendali
- Misure per la promozione della salute e dell'invecchiamento attivo delle persone anziane da attuare nei luoghi di lavoro (Scopri le nostre soluzioni per la promozione della salute)
L’articolo 5 del DL 29/2024 rappresenta un passo significativo verso la creazione di ambienti lavorativi ancora più sostenibili e inclusivi per le persone anziane, riflettendo l'impegno dell'Italia nel promuovere l'invecchiamento attivo e la salute sul posto di lavoro, con l'ausilio di soluzioni innovative come quelle proposte da IGEAM.