CASE STUDY
ISO 14001
La certificazione ambientale come fondamento delle azioni di sostenibilità in azienda
Cliente – Procter & Gamble Holding
Obiettivi del cliente
L’obiettivo di Procter & Gamble Holding era assicurarsi il mantenimento della certificazione ambientale, mettendo in campo le misure più idonee per soddisfare le richieste dell’organismo di certificazione.
In particolare, l’intenzione del cliente era mettere a punto una strategia di intervento focalizzata su alcuni dei punti cardine della ISO 14001:
- la prospettiva del ciclo di vita;
- la valutazione della significatività (riportata nel documento di Analisi Ambientale Iniziale);
- la valutazione dei rischi/opportunità per l’Organizzazione.
In questo modo risultava più agevole l’ottimizzazione del funzionamento del sistema di gestione ambientale, soddisfacendo al tempo stesso i principi che permettono il mantenimento della certificazione ambientale.
Analisi preliminare del Sistema di Gestione Ambientale
Il mantenimento di un sistema di gestione ambientale, anche alla luce delle recenti revisioni della norma ISO 14001, può essere particolarmente complesso soprattutto se la precedente transizione non sia stata effettuata in maniera organica e puntuale.
Al fine di definire il gap tra la documentazione di sistema in essere ed i requisiti della certificazione ambientale, si è proceduto con una preliminare acquisizione e analisi:
- della documentazione di sistema;
- del rapporto di audit dell’organismo di certificazione.
Questa fase è stata estremamente utile perché ha permesso di individuare:
- le carenze da colmare rispetto ai requisiti della norma;
- le strategie di miglioramento in termini di quantità della documentazione di sistema e semplificazione dei moduli di registrazione afferenti.
Le soluzioni proposte per il mantenimento della certificazione ambientale
Il team di lavoro ha proposto al cliente un approccio basato su step successivi di approfondimento, che va dal generale al particolare, partendo dalla valutazione della significatività degli aspetti ambientali.
Inoltre, è stato proposto di ricoprire direttamente l’incarico di Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale al fine di assicurare un approccio sistemico nelle diverse fasi di mantenimento del sistema, anche alla luce dell’integrazione del presente sistema con quello della sicurezza (ISO 45001: 2018).
Nell’ambito delle attività di consulenza in materia di sistema di gestione ambientale, il team di Igeam Consulting ha supportato l’organizzazione nel necessario adeguamento della documentazione di sistema con il chiaro obiettivo di superare le non conformità/raccomandazioni formulate nel corso degli ultimi anni dall’organismo di certificazione.
Fase 1 – Valutazione significatività degli aspetti ambientali
In questa fase è stata condotta una analisi quantitativa degli aspetti ambientali interessati, allo scopo di rappresentare le prestazioni ambientali che caratterizzano le attività ed i servizi svolti dall’Organizzazione, in applicazione del Sistema di Gestione Ambientale:
- Acquisizione delle informazioni mediante l’uso di:
-
- sopralluoghi presso la sede dell’Organizzazione;
- raccolta dati tramite checklist, colloqui ed interviste con i diversi responsabili aziendali, direttamente coinvolti nella gestione delle problematiche ambientali.
- Elaborazione dei dati raccolti, analisi dei processi aziendali e degli aspetti ambientali, analisi degli impatti ambientali conseguenti (diretti e indiretti), dei sistemi esistenti di gestione delle variabili ambientali e individuazione delle priorità di intervento, attraverso l’applicazione di apposita analisi dei rischi e delle opportunità.
- Valutazione della significatività degli aspetti ambientali a cui la Direzione è chiamata a porre maggiore attenzione.
Nell’identificazione e valutazione degli aspetti ambientali è stata considerata l’intera catena del valore associata al servizio fornito dalle Società Procter&Gamble Holding S.r.l. e Procter&Gamble S.r.l. rientranti nel campo di applicazione del sistema di gestione ambientale e della sicurezza, identificando le varie fasi del ciclo di vita ed i soggetti responsabili.
Fase 2 – Definizione degli indicatori di performance ambientali
Nell’ambito della valutazione della significatività, il team di lavoro ha condiviso con il dirigente delegato gli indicatori di performance ambientale. Tali indicatori rappresentano l’impronta ambientale specifica dell’Organizzazione, sotto forma di consumi energetici e di materia, in considerazione della sua evoluzione in termini di lavoratori.
Nel dettaglio, per Procter&Gamble sono stati individuati appositi indicatori di performance ambientale, tra cui i consumi di energia e materia, che permettono all’Organizzazione di monitorare l’impronta che la stessa esercita sull’ambiente e sulla collettività.
Inoltre, mediante il confronto con altri indicatori di settore, l’azienda verifica i risultati raggiunti attraverso la strategia ambientale posta in essere e i relativi progetti di sostenibilità avviati dalla Direzione nel corso dell’anno.
Fase 3 – Analisi del contesto e individuazione degli stakeholder
In relazione alla significatività degli aspetti ambientali e all’andamento degli indicatori di performance ambientale, si è provveduto all’analisi del contesto interno/esterno all’Organizzazione. Il contesto, in questo caso, si riferisce ad una molteplicità di fattori potenziali che possono influenzare il sistema di gestione, in termini di struttura, finalità, campo di applicazione, implementazione ed operatività.
L’analisi del contesto si è basato su 3 distinti livelli di approfondimento:
- le condizioni ambientali legate a clima, qualità dell’aria e dell’acqua, destinazione d’uso dei terreni, contaminazioni esistenti, disponibilità di risorse naturali e biodiversità, che possono influire sullo scopo dell’organizzazione o essere influenzate dai suoi aspetti ambientali;
- il contesto esterno cultuale, socio-politico, giuridico, normativo, finanziario, tecnologico, economico, naturale e concorrenziale, sia internazionale che nazionale, regionale o locale;
- le caratteristiche o condizioni interne dell’organizzazione, quali attività, prodotti e servizi, indirizzo strategico, cultura e potenziale (persone, conoscenza, processi, sistemi).
Tale analisi ha permesso di definire i collegamenti tra l’Organizzazione e il suo contesto in modo da identificare le parti interessate del sistema di gestione ambientale, determinando le loro esigenze e aspettative.
Fase 4 – Valutazione rischi / opportunità
In linea con i requisiti della certificazione ambientale ISO 14001: 2015, si è provveduto alla valutazione dei Rischi e delle Opportunità (R&O) dei processi aziendali correlati agli aspetti ambientali ritenuti significativi.
Si è proceduto con l’identificazione di R&O secondo le diverse dimensioni del contesto (ambientale, territoriale, aziendale, sociale, normativo, ecc.) e incrociando il rischio e le opportunità alle parti interessate precedentemente individuate nell’ambito dell’analisi del contesto.
In relazione alla contromisure già adottate dall’Organizzazione per il controllo e la gestione del rischio (Procedure, Istruzioni operative e azioni di sorveglianza, Monitoraggio), il team di lavoro ha determinato un livello di rischio residuo che, se superiore ad un valore concordato con la Direzione (>5), determinerà la compliance obligation per il Sistema di Gestione.
Esempio di matrice del rischio
Rischio alto
(Ra; Rr) > 10
Inaccettabile
Adozione di interventi urgenti per la prevenzione e la mitigazione del rischio con priorità massima (es. interventi tecnici, sostituzione di processi o modifica).
Rischio Medio-Alto
5 < (Ra; Rr) < 9
Potenzialmente critico
Adozione di azioni gestionali per la mitigazione del rischio (es. redazione procedure, formazione).
Rischio Medio-Basso
3 < (Ra; Rr) < 4
A bassa criticità
Azioni di sorveglianza, implementazione di attività di formazione.
Rischio Basso
(Ra; Rr) < 2
Accettabile
E’ sufficiente garantire la continua implementazione degli strumenti di controllo operativo. Implementazione di attività di informazione.
Cliente
Procter & Gamble Holding
Obiettivi del cliente
- Mantenimento della certificazione ambientale
- Rispettare i principi cardine della ISO 14001
- Miglioramento funzionamento sistema di gestione ambientale
Analisi preliminare
Analisi preliminare:
- della documentazione di sistema
- del rapporto di audit dell’organismo di certificazione
Soluzioni
- Valutazione significatività aspetti ambientali
- Definizione indicatori di performance
- Analisi del contesto
- Valutazione rischi/opportunità
Risultati
- Accurata valutazione aspetti ambientali
- Semplificazione attività top management
- Mantenimento sistema gestione ambientale
I risultati raggiunti dall’analisi ambientale
Le soluzioni adottate hanno permesso di semplificare il sistema, rendendolo al tempo stesso compliance ai principi della certificazione ambientale ISO 14001: 2015.
Accurata valutazione degli aspetti ambientali
La valutazione della significatività mediante l’approccio quantitativo e secondo la prospettiva del ciclo di vita prevista dalla ISO 14001 ha consentito di valutare gli aspetti ambientali interessati dall’organizzazione:
- nella sua interezza;
- in maniera oggettiva;
- conformemente a quanto previsto dalla norma.
In questo modo ci si è sganciati dalla precedente dizione di aspetto diretto ed indiretto, creando le condizioni per il mantenimento della certificazione ambientale.
Individuazione delle caratteristiche ambientali dell’organizzazione
La definizione degli indicatori di performance ha permesso di mettere in luce le impronte ambientali dell’organizzazione (ad es. consumi di energia elettrica, produzioni di rifiuti e CO2, consumi idrici etc.).
In questo modo è stato possibile mostrare alla Direzione i relativi andamenti, mettendoli in relazione agli interventi di efficientamento ambientale ed energetico promossi dal top management, nel pieno rispetto del requisito di controllo delle performance.
Valutazione effettiva dei rischi/opportunità
L’analisi del contesto interno/esterno e l’individuazione delle parti interessate, correlate in ambito di valutazione rischi ed opportunità, hanno consentito di:
- valutare il rischio/opportunità per l’Organizzazione riferito agli aspetti ambientali considerati significativi;
- rispondere ad una delle carenze di sistema rilevate dall’organismo di certificazione.
Semplificazione delle attività del top management
Le risultanze della valutazione Rischi ed Opportunità (R&O), correlate agli indicatori di performance, rappresentano uno strumento utile al top management per condurre un ruolo di leadership e sostenere i ruoli gestionali coinvolti a vario titolo nel funzionamento del Sistema di Gestione Ambientale.
Nel corso del 2019, l’organismo di certificazione ha provveduto al consueto audit di sorveglianza chiudendo le non conformità formulate l’anno precedente e indicando esclusivamente opportunità di miglioramento. L’obiettivo del mantenimento della certificazione ambientale è stato dunque raggiunto in modo soddisfacente.
Autore
Laureato in Scienze Ambientali, dal 2012 è Project Manager in Igeam, occupandosi di consulenza in materia EHS, progetti di R&S in materia ambientale e per lo sviluppo di software in materia H&S.
Dal 2016 è Area Manager di Igeam, occupandosi di Consulenza in materia di ambiente ed energia, Audit sistemi di gestione ambiente e sicurezza, Audit 231, EHS Due Diligence, Diagnosi energetica, implementazioni dei sistemi di gestione ambientale (ISO 14001).
Ha ricoperto anche il ruolo di Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale e di Energy Manager in diversi Enti Pubblici e aziende private. Dal 2019 è Esperto Gestione Energia, per i settori civile ed industriale, certificato DEKRA.
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Ingegnere Civile con specializzazione post lauream in Ingegneria Ambientale – Monitoraggio e Controllo ambientale. Dal 2003 è stato Project Manager per Igeam su commesse in materia ambientale (VIA, VAS, Piano di monitoraggio ambientale) e tra il 2008 e il 2010 ha ricoperto il ruolo di Responsabile di Area Monitoraggio Rumore e vibrazioni.
Passato in Altran Italia dal 2010 al 2013 dove è stato Project Leader Ambiente, ha svolto attività di consulenza come Specialista ambientale dal 2013 su tematiche inerenti gli audit energetici, SGE ISO 50001, e Emission Trading Scheme. Tornato in Igeam, dal 2015 è Account Manager anche su aspetti legati all’ambiente, all’energia e al comparto biogas e biometano.
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