CASE STUDY

Asset Integrity Management

L’attività di verifica Asset Integrity sui siti di stoccaggio, pompaggio e oleodotti

Settori Assicurativo e Petrolifero

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Obiettivo del Cliente

Il nostro Cliente, una importante compagnia che opera nel settore assicurativo, ha richiesto che venisse realizzata un’attività di verifica Asset Integrity sui siti di stoccaggio, pompaggio e oleodotti di una compagnia assicurata attraverso una polizza di tutela dei danni ambientali.

Le attività hanno previsto la programmazione e l’effettuazione di diversi sopralluoghi nei siti individuati, al fine di verificare la corretta gestione di integrità degli asset (serbatoi e oleodotti).

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I depositi e gli oleodotti sottoposti ad Asset Integrity Management

1 Stazione di pompaggio

3 Depositi con una diversa capacità di stoccaggio (tra 200.000 e 800.000 metri cubi)

4 Oleodotti (con una lunghezza compresa tra 11 e 111 km, con una portata compresa tra 350 e 900 mc/ora)

La nostra soluzione di Asset Integrity Management

La soluzione proposta ha riguardato l’effettuazione di sopralluoghi ai siti per la verifica della corretta gestione di integrità degli asset (serbatoi e oleodotti). Tale verifica ha avuto come obiettivo:

Esame visivo dello stato di conservazione degli asset.

Esame del sistema di gestione e pianificazione delle emergenze (dai piani alle procedure operative, dalle risorse addestrate ai mezzi idonei fino alle infrastrutture dedicate) ed esercitazioni da parte del personale. Per tale esame sono state predisposte apposite check list di verifica documentale/intervista al personale di sito.

Esame della corretta applicazione di politiche di manutenzione (preventiva, predittiva) e di ispezioni/collaudi in accordo ai migliori standard internazionali.

Richiesta di evidenza documentale degli avvenuti test e controlli periodici previsti dai piani di manutenzione e ispezione. Analisi del criterio di selezione delle criticità (ad esempio, metodologia alternativa all’ERF “Estimated Repair Factor” per gli oleodotti).

Richiesta di evidenza documentale relativa alle azioni correttive (interventi di riparazione) laddove i test eseguiti abbiano evidenziato criticità.

I vantaggi dell’Asset Integrity Management per il cliente

Il report fornito al Cliente al termine delle verifiche individua specifiche raccomandazioni e linee guida per incrementare la sicurezza operativa degli impianti prevenendo potenziali danni alle persone, all’ambiente e agli impianti.

Salvaguardia della
continuità operativa

Il Cliente, sfruttando l’efficacia del nostro approccio, può salvaguardare la continuità delle attività operative, limitando la possibilità di guasti e prolungando la durata degli impianti.

Ottimizzazione
risorse economiche

L’approccio utilizzato dai nostri professionisti permette al Cliente di ottimizzare i costi, riducendo in modo significativo i tempi di manutenzione.

Aumento della sicurezza e produttività del personale

La nostra attività di Asset Integrity Management permette al cliente di aumentare i livelli di sicurezza complessivi, salvaguardando la salute e la produttività dei propri dipendenti.

L’Asset Integrity e la prevenzione del danno ambientale. Perché scegliere Igeam

Igeam è tra le organizzazioni protagoniste della prassi di riferimento UNI/PdR 107:2021, elaborata dal Tavolo “Manutenzione e controlli prevenzione dei danni ambientali”, condotto da UNI. Questo documento pubblico si integra perfettamente con i Sistemi di Gestione Ambientali.

Integrazione con i sistemi di gestione ambientale

Il documento è complementare alla ISO 14001, al Regolamento EMAS e alla ISO 31000.

Approfondisce gli elementi specifici relativi alla prevenzione del rischio di danno all’ambiente, fornendo i requisiti per svolgere il servizio certificato secondo la norma ISO 17065:2012.

Rafforzamento della tutela ambientale

L’applicazione della presente Prassi di Riferimento costituisce un rafforzamento dell’impegno del Soggetto che gestisce la tutela dell’ambiente e un’integrazione alle proprie modalità di gestione dei rischi ambientali.

Prevenzione del danno ambientale

Nel documento, il danno ambientale (parte sesta del D. Lgs. 152/2006), la bonifica (parte quarta del D. Lgs. 152/2006) ed i danni ai terzi (codice civile) vengono trattati in modo unitario come oggetto delle stesse azioni di prevenzione e mitigazione.

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