Negli ultimi anni è cresciuta nelle aziende l’attenzione verso le differenze di genere sul luogo di lavoro e la corretta valutazione dell’impatto del genere sulla gestione dei rischi.
Nonostante tale interesse, però, non sono poche le organizzazioni che hanno trascurato o del tutto sottovalutato la questione, con importanti ripercussioni sulla salute dei lavoratori e sulla produttività dell’azienda.
Un organismo internazionale come EU-OSHA ha messo in campo numerose iniziative di promozione ed analisi del tema, focalizzate in particolare su quei settori e quelle attività in cui le donne sono maggiormente coinvolte. L’obiettivo dichiarato dell’agenzia è trasformare le questioni di genere in un argomento sempre più rilevante in termini di policy e decisioni attuative.
Ma perché le differenze di genere sono così importanti per la corretta valutazione dei rischi sul posto di lavoro?
Perché includere le differenze di genere nella valutazione dei rischi
Tra gli aspetti che influenzano la corretta gestione dei rischi sul luogo di lavoro, le differenze di genere rappresentano una tematica sempre più rilevante e sempre meno trascurabile. Non a caso è diffusa l’idea che esista una vera e propria questione di genere nella salute e sicurezza sul lavoro. In concreto, in che forma si presentano le differenze di genere?
Gli uomini e le donne possono essere esposti a rischi diversi.
Gli uomini e le donne possono rispondere in modo diverso alla stessa esposizione al rischio.
Differenti ruoli sociali e relativi carichi possono in qualche modo influenzare l’esposizione ai rischi lavorativi.
Questo significa che le differenze di genere includono diversità di natura sociale che, nel caso delle donne, possono essere ricondotte:
- alle condizioni professionali in cui operano;
- alle aspettative nutrite nei loro confronti;
- agli atteggiamenti che le circondano fuori e dentro l’ambiente di lavoro.
In particolare, secondo diverse ricerche condotte sulla diversità di genere all’interno di vari contesti culturali, le donne:
- sono chiamate più degli uomini allo svolgimento di determinate funzioni lavorative;
- tentano di mantenere un equilibrio tra la dimensione professionale e quella familiare;
- sono presenti in numero inferiore rispetto agli uomini nei management aziendali;
- sono impegnate in attività lavorative erroneamente ritenute sicure e facili.
Alla luce di tali considerazioni è evidente come l’inserimento delle differenze di genere nella valutazione dei rischi sia un processo aziendale sempre più necessario. Ma quali sono i reali vantaggi per una organizzazione?
I vantaggi di un ambiente di lavoro inclusivo
Un ambiente di lavoro nel quale le differenze di genere sono correttamente valutate e gestite presenta importanti vantaggi sia per l’azienda che per il lavoratore. In particolare si registra:
1
Un sensibile incremento nella capacità di gestire e affrontare il rischio, la cui esposizione è maggiormente calibrata sulle caratteristiche specifiche del soggetto.
2
Una riduzione dello stress lavoro correlato individuale, normalmente causato dallo squilibrio tra proprietà soggettive e tipologia di rischio.
3
Un significativo aumento nella spinta all’innovazione, favorita dal maggior equilibrio nella composizione dei team di lavoro.
Cosa può fare il datore di lavoro
Alla luce di tali benefici, il ruolo del datore di lavoro nella limitazione dell’impatto delle differenze di genere sulla gestione dei rischi professionali si rivela determinante. L’attuazione di determinate strategie, infatti, ha effetti nel medio-lungo periodo sia sulla salute dei lavoratori che sulla produttività dell’ambiente di lavoro nel suo complesso.
Come indicato da EU-OSHA, il datore di lavoro:
Può attivarsi per rendere alcune attività più sicure e semplici.
Può includere la questione di genere nella valutazione dei rischi, trasformandola in un argomento rilevante per tutta l’organizzazione.
E’ chiamato a formulare valutazioni oggettive inerenti ai rischi e alla loro gestione, basandosi su analisi e dati concreti piuttosto che su percezioni soggettive e, in alcuni casi, stereotipate.
Può supportare i propri dipendenti garantendo una migliore flessibilità sul posto di lavoro, capace di determinare un maggiore equilibrio tra ambito professionale e contesto familiare.
Può favorire un maggiore coinvolgimento da parte delle donne nell’attuazione di misure che riguardino direttamente la salute e la sicurezza dei luoghi di lavoro.
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I nuovi rischi emergenti
Le differenze di genere rientrano nella più ampia questione della valutazione e gestione dei rischi emergenti:
- invecchiamento;
- aggressioni sul lavoro;
- rischi psico-sociali (stress lavoro correlato, molestie e violenze).
Purtroppo tali rischi sono sempre più diffusi nelle organizzazioni, basti pensare al rischio età o al problema delle aggressioni per tutti i lavoratori che operano a stretto contatto con il pubblico. Nonostante il crescente interesse, però, non sono poche le aziende e gli enti che hanno finora trascurato o non adeguatamente valutato l’impatto di questi rischi sulla salute dei lavoratori e di riflesso sulla produttività dell’organizzazione nel suo complesso.
Anche con l’obiettivo di favorire una maggiore consapevolezza intorno a questioni di interesse pubblico, Igeam negli ultimi anni ha promosso una serie di iniziative e messo a punto specifiche metodologie per la corretta valutazione e gestione dei rischi emergenti.
Se non comprese, le differenze di genere alterano la gestione dei rischi sul lavoro.
Lasciati affiancare dalle nostre soluzioni per poterle valorizzare al meglio.
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