La gestione efficace dei nuovi rischi emergenti nel lavoro
Il convegno è gratuito, eroga crediti ECM ed è valido come
corso di aggiornamento per RSPP/ASPP
Presentazione seminario
Sono tanti i fattori che trasformano il lavoro in un’attività a rischio. Alcuni di questi, come il cattivo posizionamento di oggetti pericolosi o la loro mancata segnalazione sul luogo di lavoro, sono più visibili ed evidenti e i loro effetti collaterali sono immediati. Altri, invece, sono molto più imprevedibili e complessi perché legati a questioni di natura biologica, sociale e relazionale.
Tra questi ci sono l’invecchiamento da un lato e le molestie e le aggressioni subite sul luogo di lavoro dall’altro. In modo diverso, tali aspetti impattano negativamente sulla qualità della vita del dipendente.
Nello specifico, sono numerosi i casi, riportati di continuo dai media, nei quali il protagonista è un lavoratore che viene aggredito mentre svolge la sua attività professionale. In genere, si è portati a credere che questi eventi coinvolgano esclusivamente le forze dell’ordine, impegnate a far rispettare la legge in situazioni non sempre agevoli e sicure. Nella pratica, però, tutti coloro che nello svolgimento del loro lavoro hanno un contatto diretto con il pubblico corrono il serio rischio di essere minacciati, molestati e, nel peggiore dei casi, fatti oggetto di aggressioni di natura fisica.
Secondo i dati, in media, un lavoratore europeo su dieci subisce intimidazioni, molestie e violenze esterne mentre svolge il suo lavoro. Le conseguenze di questi eventi sono, in alcuni casi, drammatiche. Dopo la violenza, verbale e/o fisica, alcuni lavoratori sviluppano uno stato d’ansia crescente, altri cadono in depressione, altri ancora smettono di lavorare perché non sono più in grado di far fronte alle situazioni professionali più ordinarie.
In questo modo, la vita personale della persona cambia in modo significativo e la qualità del suo lavoro diminuisce drasticamente. Lo stesso clima aziendale ne risente. Infatti, la violenza subita da un lavoratore non va mai considerata come un evento singolo o isolato, con conseguenze limitate alla sola sfera individuale. In modo indiretto, anche i colleghi della vittima risentono dell’accaduto, vedendo mutate le condizioni del proprio lavoro. Questo significa che è l’azienda nella sua totalità a subire ripercussioni, tanto sul piano delle interazioni interne quanto a livello economico.
In modo diverso, l’invecchiamento costituisce un fattore sempre più rilevante per la popolazione occidentale. Un numero sempre maggiore di persone lavora in fase avanzata con rischi sempre crescenti che ridefiniscono la stessa natura del luogo di lavoro e costringono le istituzioni e le aziende a rivedere la proprie strategie di intervento.
Consapevole delle enormi ripercussioni di tali fenomeni e della necessità di sviluppare interventi di prevenzione integrati e innovativi, Igeam intende affrontare queste tematiche attraverso un convegno/seminario che si ponga come un punto di incontro e di discussione per datori di lavoro, responsabili della sicurezza e medici.
Programma della giornata
09:30
Registrazione e welcome coffee
10:00-11:45
Fulvio d’Orsi
Direttore scientifico Igeamed
Antonia Ballottin
SPISAL AULSS 9 Scaligera – Verona
11:45
Coffee break
12:00-13:30
Donatella Fracassi
Responsabile di Unità – Health&Safety Igeam
Chiara Rufini
Consulente Igeam
Data e luogo seminario
Dove: Polo Hotel, Roma – Piazza Bartolomeo Gastaldi, 4
Quando: 14 dicembre 2017
Orari: 09:30 – 13:30
CHIAMACI
T 0666991302
M 3402140179
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